Qualche giorno fa leggevamo notizie allarmanti sulla diffusione in America della dipendenza da antidolorifici. Oggi rileggendo un vecchio racconto di King, L’arte di sopravvivere, abbiamo notato che il protagonista è un medico-spacciatore che prescrive antidolorifici con facilità e dà per scontato, quarant’anni fa, che sia una pratica nota e comune.
In un altro racconto della stessa raccolta, La nebbia, i negatori dell’evidenza vengono chiamati il club della terra piatta: segno che non solo gruppi simili già esistevano, ma erano anche già noti al grandissimo pubblico di un autore super popolare.
Volendo si potrebbe andare avanti ma già così sembra di poter dire che le notizie e i fenomeni che internet spaccia come nuovi e allarmanti vengono più dalla letteratura popolare che dalla realtà, o comunque erano già stati individuati e pubblicizzati da quella narrativa popolare. E il fatto che la rete più che un canale di notizie sia una forma di narrativa popolare, come i giornali dei parrucchieri e le chiacchiere del bar, è semplicemente un’ovvietà. L’unica precisazione necessaria è che è sempre di più un racconto popolare americano di quarant’anni fa.
P.S. Ne deriva che quando abbiamo letto per la prima volta questi racconti, quasi trent’anni fa, li abbiamo capiti meno di ora, che siamo talmente immersi nella pseudo realtà della narrativa americana (spacciata da mondo reale e ulteriormente sputtanata in proporzione ai tempi) da somigliare molto ai lettori popolari che King supponeva all’epoca, e a cui mirava.
P.P.S. Pur sapendo di essere pedanti, vogliamo precisare che trent’anni fa il riferimento al club della terra piatta per noi doveva essere qualcosa che aveva un sapore medioevale, e che probabilmente suonava anche strano in bocca a un americano: noi dovevamo supporre che l’americano medio fosse troppo ignorante per sapere che un tempo la terra era stata considerata piatta. Non sapevamo che invece c’erano già, o comunque erano stati già creati dalla stampa popolare, dei gruppi di gente che continuava a sostenere che la terra è piatta. Il riferimento era, diciamo, a una stramberia popolare, e quindi in tono con l’ambiente e i personaggi di King.
(da qui)
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