Il vecchio che gridava allupo

Una piccola stranezza: ricordiamo benissimo che avevamo ricopiato sul blogghe un appunto di Elia Spallanzani sulla favola del ragazzo che gridava allupo allupo. Ricordiamo anche che era composto da tre ipotesi, come spesso capita per gli appunti del Nostro. Tuttavia, non troviamo più il post.
Abbiamo cercato sui nostri vari hardischi ma niente.
Ci chiediamo se qualcuno lo ricorda o l’ha copiato.

In compenso durante la ricerca è venuto fuori un testo che non avevamo mai visto, non siamo nemmeno sicuri sia attribuibile all’Elia, benché vari indizi lo facciano supporre. Dice così:

“Sono calmissimo, ragionevole, mi pento subito dei miei scatti d’ira. Umberto è un brav’uomo, Luisella una buona donna, Sergio Endrigo… non mi viene niente su Sergio Endrigo, nel bene o nel male… è un vuoto della mia esistenza, Sergio Endrigo.
Ahimè, preferirei derubare gli storpi che parlare dei miei mali ma siccome fumare è più o meno l’ultimo atto libero che mi resta capirete che rinunciarvi è doloroso. Stanotte, verso le quattro e mezzo, sentivo dei boati, brangt, broaaam, lontani. Allora per distrarmi ho pensato di fare un’attività artistica come il disegno col piscio nella neve senonché / neve non ce n’è e io non so disegnare anzi non so più neanche scrivere, la mia grafia sembra il diagramma di un male estremo.
Né posso andare camminando, un rimedio che in passato funzionava, perché mi affligge l’idea di camminare di notte, mi sa troppo di una cosa fasulla. In altri tempi non l’avrei pensata così, e d’altro canto, salire e scendere le scale… troppo da maniaco, da lupo mannaro. Guardare la televisione poi è impossibile, non è vero che le cose interessanti le fanno la notte, la notte fanno quello che non interessa a nessuno e così è molto più logico. Quindi non mi restava nulla, nulla!
Resta il grande chiodo della verità. Dovresti essere più sincero, diventare un bambino vero. Che disperazione. Eh, ma le hai usurate queste parole, adesso che vuoi? è colpa tua. Però, perché non ci devono credere più? come se ci avessero mai creduto… se però tu dici fuoco fuoco fuoco e il fuoco c’è e lo ridici, lo dici e lo ridici e quello c’è sempre allora perché non ti dovrebbero credere? Solo perché loro non lo sentono. Ma quel ragazzo vedeva il lupo? Anche questo sarebbe il punto.
Se lo vedeva solo lui nella sua testa allora era malato, non stava scherzando. Io sono il guardiano e la mia natura è vedere i nemici, che ci sono sempre. Il lupo c’è sempre e alla fine verrà a mangiarsi la luna, spruzzando il marciapiedi di sangue. La pallida luna è piena di sangue, come un viso, e il lupo si nasconde nella creazione come il primo assassino tra le erbe”.

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