Tanti anni fa leggemmo un raccontino di fantascienza (forse era di Roberto Vacca) in cui alla fine si scopriva che le previsioni del tempo erano volutamente sbagliate. In quel futuro prossimo erano possibili da anni previsioni perfette, anche a mesi di distanza, ma qualcuno aveva pensato che diffonderle avrebbe procurato dei danni: adesso non ci ricordiamo più perché (la nostra memoria come si nota fa invidia a Omero), ma probabilmente il succo era che previsioni giuste in mano ai cretini sono più pericolose di quanto si creda: ad es., se si sa con certezza quando ci saranno due settimane di sole tutti prenoteranno le vacanze in quelle due settimane, creando ingorghi e disordini.
Comunque, il punto è che la diffusione dell’imbecillità va di pari passo con quella delle previsioni attendibili. Ad esempio, la tragedia del virus cinese non era solo prevedibile, ma di fatto è stata prevista: sin da gennaio era chiaro quel che sarebbe successo. Tra le persone con un briciolo di intelligenza non c’è mai stato dubbio che sarebbe successo un disastro, e proprio perché avevamo i mezzi per prevedere cosa sarebbe successo sono nate tante previsioni contrarie fasulle e falsificabili. Siccome una per una apparivano subito come delle scemenze, chi non gradiva il futuro previsto aveva bisogno di mettere in giro numerose previsioni idiote, tutte palesemente sbagliate ma insieme capaci, con il loro solo rumore, di coprire la previsione corretta.
Quindi, riassumendo si può dire che la capacità di prevedere da un lato è pericolosa, perché il cretino può farne un cattivo uso e più in generale perché sapere cosa accadrà al gruppo non significa sempre indirizzare l’individuo al bene, ma spesso al male; dall’altro lato, che la capacità di prevedere, anche quando trova continui riscontri, non è di per sé in grado di convertire il cretino, perché lui crede volentieri solo ciò che desidera e quindi più viene posto di fronte a una verità lampante e più moltiplicherà le sue menzogne. Dunque questa benedetta capacità deve restare privilegio e peso dei consapevoli, mentre per la massa va benissimo la televisione.
Ad esempio, il triste futuro del mondo surriscaldato, che è praticamente certo, non va presentato come disastro prevedibile e previsto, ma come oracolo, sogno profetico, minaccia divina: solo così i cretini smetteranno di sentirsi messi alle corde dalla ragione e forse ci crederanno.