Iperlibrogame

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Chronicles of crime è praticamente un’avventura punta e clicca da tavolo, collaborativa, a tema giallo. Integrata con un’app, mostra le scene del crimine in 3d ed ha delle carte luogo – oggetto – personaggio, tutte munite di codice qr, da cui si accede alle varie ramificazioni dell’avventura. Per aggiungere difficoltà c’è il fattore tempo: ogni azione richiede tot minuti di gioco e per vincere non basta indovinare il colpevole e la dinamica, ma bisogna anche cercare di farlo nel minor tempo possibile.

Il sistema di gioco si spiega in un minuto. Ogni partita comincia con una missione e una scena del reato (furto, omicidio). Osservando la scena (con occhialini 3d) e girando la testa intorno si possono notare tracce o oggetti (un mozzicone, un coltello etc). La scena può essere guardata per 40 secondi, ma si può guardarla più volte. Dopodiché, il giocatore prende le carte che corrispondo al genere degli oggetti che hanno attirato la sua curiosità (es. armi bianche, droghe e medicine). Su ogni carta c’è un qr e inquadrandolo si possono avere altre informazioni sull’oggetto.

Oltre agli oggetti ci sono i personaggi, che hanno anche loro un qr. Inquadrandolo si può chiedere al personaggio cosa sa di un oggetto o di altri personaggi. I giocatori possono anche chiedere aiuto a 4 esperti (medico legale, criminologo, hacker, capo), che danno informazioni su luoghi, oggetti, persone, o compiono un’azione (es. aprono una serratura, tengono lontano un sospetto, forniscono il profilo psicologico di un personaggio o la lista dei suoi precedenti.) ecc.. Ogni dialogo o richiesta costa tempo e quindi procedere meccanicamente, oltre che noioso, conduce spesso al fallimento. Infine ci sono poi i luoghi, col loro codice, dove ci si può spostare (spendendo tempo) per proseguire l’indagine.

Il passare del tempo o le azioni dei giocatori possono far verificare eventi (ad es. un sospetto si allontana, qualcuno viene ucciso, il capo vi mette fretta), eventi che portano a ulteriori ramificazioni della storia. In ogni momento, se si è convinti di aver scoperto il colpevole, si può tornare alla base per dare la soluzione del caso. L’app proprone quindi delle scelte, sia per il mistero principale (es. “l’assassino è il maggiordomo?”) che per dei misteri secondari (“ed era l’amante della vittima?”).

L’interazione tra i giocatori consiste quasi solo nel discutere su quale mossa sia più utile a procedere lungo la storia. È facile che si crei una sorta di leader o che alcuni giocatori si comportino più da spettatori che altro, ma questo non nuoce molto anche perchè la partita è relativamente breve (90-120 minuti). Le storie, pur strutturalmente semplici, forniscono diversi indiziati e forse anche troppi indizi, consentendo parecchie ipotesi. È anche possibile che qualche giocatore inserisca un po’ di interpretazione, assumendo quasi un ruolo da master in seconda, che legge descrizioni e discorsi degli indagati, fornendo a ognuno un certo tono di voce, delle inflessioni etc.

Notare che, intelligentemente, la componentistica è quasi astratta (tranne per i luoghi) e quindi ad es. non c’è una carta “coltello insanguinato”, ma la più generica “arma bianca”. E siccome ogni oggetto o personaggio è in pratica un segnaposto con un codice qr dinamico, le stesse carte possono essere usate per più storie differenti. In sostanza il gioco è un meccanismo astratto di link con una cover investigativa, quindi può essere usato tranquillamente anche per altri generi, e infatti ci sono già espansioni per il mistery e altro.

Il gioco è interessante anche come schematizzazione di certe strutture narrative di genere. Ad es., nell’espansione hard-boiled non ci sono i consulenti tecnici ma 4 modalità di azione di un’unico personaggio, mentre in un’altra espansione ogni giocatore ha un suo personaggio, più in stile gioco di ruolo. Si potrebbe fare facilmente una versione lovecraftiana.

In passato esistevano giochi simili, ad es. Sherlock Holmes Consulente Investigativo, che erano già degli iper libri games. Questa nuova incarnazione dell’idea aggiunge la comodità dell’app e una grafica funzionale e, nel caso del 3d, le prime volte sorprendente. Il costo è abbastanza modesto e c’è anche l’app in italiano. In definitiva è un buon gioco, molto ingegnoso, con i limiti strutturali di un’avventura punta e clicca ma col vantaggio di poter giocare in più persone.

Sarebbe perfetto se gli autori fornissero il codice dell’app, o se qualcuno lo ricostruisse (non deve essere molto difficile), perché in questo modo i giocatori volenterosi potrebbe creare le loro avventure riutilizzando la stessa componentistica.

Informazioni su eliaspallanzani

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