Esca Tony Libero!

“Nel futuro ognuno sarà bannato per quindici minuti”.
Andy Whalarol.

Il riassunto di ore convulse.

Mercoledì 4 aprile* era una bella giornata di sole e qui alla Fondazione regnava il consueto clima di confusione e smarrimento, quando ci arriva questo messaggio:

“cara fondazza, fatemi un esperimento: accedete voi a esgaton? provate, e ditemi poscia. firmato: un amico”

L’ennesimo mentecatto, pensiamo, ma stavolta l’invito pareva abbastanza innocuo quindi verifichiamo: ed effettivamente la pagina https://www.facebook.com/eschatonit risulta inaccessibile. Prosegue il tipo:

“ultimo post: post su israele. mannaggia la *******. adesso pagina palesemente chiusa. è una follia”

Ci allarmiamo, ma il Ventura ci ha abituato ai situazionismi e quindi pubblichiamo su facebook questo faceto messaggio:

Una persona di cui non possiamo fare il nome ma solo il cognome ( ) ci segnala che la pagina del Ventura non è raggiungibile da stamattina. L’informatore (che si dice molto addentro) ipotizza un blocco dagli sgherri di facebook per via di opinioni non entusiastiche sullo stato di Israele. Altra possibilità è che sia una mossa pubblicitaria del diabolico Raffaele. Le due ipotesi a ben vedere non si escludono a vicenda […].

Felici di aver scritto la nostra battuta quotidiana torniamo alle occupazioni solite (confusione, smarrimento), ma dopo un’ora ci arriva un messaggio del Ventura, che conferma i peggiori timori. Quindi scriviamo:

Il Ventura ci comunica che è stato delicatamente bloccato per motivi ancora ignoti ma connessi a questo post:

Israele ha avuto la sfortuna di rinascere come nazione territoriale in un secolo in cui è diventato impossibile fondare una nazione. […]. Nessuna nazione può sopravvivere alla consapevolezza di ciò su cui è fondata, e infatti dovunque si è iniziato a scavare dietro le grandi narrazioni civili (dissotterrando le tragedie degli Apache, dei *******, dei Vandeani, dei Neri e ora persino dei Bianchi…) rischia anche di sfaldarsi il tessuto della legittimità statale. Chi può permettersi di pagare, oggi, un costo così alto? Forse soltanto chi vi è costretto dall’odio e dalle persecuzioni; ma il suo progetto resta disperato. […] Era dunque soltanto una trappola: offrendo agli ebrei in riparazione delle sue colpe quella terra contesa, poi offrendo come modello politico le sue narrazioni nazionaliste già vecchie, trasformate in razzismo di Stato, l’Occidente ha scritto per Israele un ruolo infame in una tragedia senza fine.

L’autore sospetta che il problema non sia tanto Israele quanto la parola (effettivamente esacranda) “******”. Per ora sospendiamo il giudizio e nel frattempo ci prendiamo lo soddisfazione di censurare anche noi parte dell’articolo così, senza motivo.

Come si nota, il tono è ancora faceto. L’articolo non sembra meritare alcuna censura e il Ventura è uomo di grande artifizio: potrebbe ancora trattarsi di una sua trovata di dubbio gusto. Tuttavia cominciamo a riflettere e ci fanno giustamente notare che il Ventura, dicendo “Israele è cattivo perché lo disegnano così”, commette un’indelicatezza ancora più grave della comune offesa, perché sembra lasciar intendere che Israele non sia capace di essere cattivo sua sponte. Il riassunto della faccenda potrebbe essere: dire “il mio capo è uno stronzo” è offensivo, mentre dire “il mio capo si comporta da stronzo ma solo perché la moglie gli dà i tormenti” è assolutamente intollerabile. E a ragione, tra l’altro.

Ma noi imperterriti continuiamo a giuocare e proponiamo di vederci tutti sotto l’ambasciata di Israele per chiedere la liberazione del Ventura e il diritto di sparlare della nazione pur stando dalla sua parte. Nonostante l’assoluta gravità del fatto, il pubblico non sembra prenderla seriamente.

ambascia

A questo punto però è chiaro che è successo davvero qualcosa: incomprensioni, scazzi nei commenti, la punizione per aver contribuito al nostro libretto, chissà. Iniziano a circolare le ipotesi più strane:

“ma chi sarà o’ carugnone che ha attirato l’occhio malevolo di Succhienberg sul pur discutibile post del Ventura? Il nostro uomo addentro sussurra nomi insospettabili, accenna a più complesse trame e a vendette trasversali maturate nel dorato ambiente degli influenzer. La storia degli ebrei quindi non c’entrerebbe niente, sarebbe solo un pretesto. Il Ventura, insomma, avrebbe snobbato un aperitivo di troppo, e gliel’hanno fatta pagare. Noi però continuiamo a dubitare di questo tizio e dei suoi atteggiamenti francamente anglosassoni.”

Nel frattempo la nostra gola profonda continua a messaggiarci e assicura che il Ventura resterà bloccato per almeno una settimana, essendo la seconda volta che sbaglia con la bocca. E le conseguenze iniziano a vedersi. Molti hipster cominciano a smaniare per la mancanza di status da condividere acriticamente, mentre gli amici fanno già a gara per rubargli i follower. Noi troviamo SCANDALOSO che nessuno protesti per questa infame mossa di facebook e invitiamo tutti ad esporre il banner

“TONY ESCA LIBERO”

ix5JMRe

Foto dell’innocuo intellettuale tra le grinfie di Zucke.

Come al solito nessuno ci caga, e allora decidiamo di ricorrere alle maniere forti:

incampana

Ci viene però un dubbio. E se Eschatone fosse stato abbattuto dal fuoco amico? L’inquietante ipotesi prende piede. La solita persona addentro spiega che alcuni follower, nella loro ignoranza, hanno scambiato il bottone del like con quello del PERMABAN. Purtroppo quando la tua base di fan si allarga fino agli illetterati può succedere questo ed altro.

effettivamente

Fortunatamente il leone è ferito ma non è morto! Sfidando il bavaglio facebookiano, il Ventura continua a trasmettere urbi et orbi da quel baluardo della libertà di espressione che è twitter! “Orsù”, gridiamo, “tutti a laikare acriticamente questo mezzo libero dalle nefaste influenze di Zuck… ahem… libero, diciamo”.

Nel silenzio assordante della comunità culturale però non mancano voci critiche. Una persona che teme ritorsioni ci scrive privatamente:

“L’incomprensione del popolo non basta rifiutarla, bisogna anche non essersela meritata. Stupidamente censurato per un post innocuo, il Ventura sarà l’ennesimo martire involontario di un’eterodossia che non professa, e non vive”.

Parole ingenerose, di cui questo Diego F. dovrà rispondere.

Ormai però è chiaro che il Ventura è stato proprio bannato e, colmo del ridicolo, per un post che non è assolutamente anti Israele, anzi forse è fin troppo filo israeliano. La sua colpa è di essersi ingraziato e aver poi inevitabilmente offeso un tiranno stupido e feroce: il pubblico. Fatte le debite proporzioni, il fatto ci ricorda quella volta che F&L furono minacciati di licenziamento per aver ironizzato non su Gheddafi, ma sul popolo italiano. Anche se i due, furbescamente, avevano architettato il pezzo in modo che il biasimo si trasmettesse. E non c’è dubbio che queste tecniche le conosca anche il RAV.

Comunque, per chiudere momentaneamente questa storia, se proprio dobbiamo muovere un rimprovero a Raffaele è forse quello (effettivamente imperdonabile) di ingenuità. Infatti c’erano state delle precise avvisaglie.

avviso

* Cinquantesimo anniversario dell’omicidio di Martin Luther King. Solo una coincidenza? C’è chi crede di no.

Informazioni su eliaspallanzani

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8 risposte a Esca Tony Libero!

  1. Andrea Giammanco ha detto:

    Noto su tvitters che subito prima del post incriminato aveva linkato un articolo che featurava un’immagine con una svastica e la parola Hitler nel titolo. Chi può biasimare i potenti algoritmi (distratti ma onesti) se hanno poi fatto 2+2 quando è arrivato il post successivo?

    Comunque vedo anche che sta già giocando nuovamente col fuoco:

    “Emily Ratajkowski è una Mariangela Fantozzi che ce l’ha fatta.”

  2. Andrea Giammanco ha detto:

    Vi può interessare: un tizio ha scritto una recensione del saggio di Ventura e lo conclude argomentando che nel mondo venturiano c’è ancora spazio per la religione.

  3. Andrea Giammanco ha detto:

    (tra l’altro mi sembra una bella recensione.)

  4. Pingback: Il caso Ventura: rassegna stampa | Fondazione Elia Spallanzani

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