Due segnalazioni speculari, tratte dallo stesso blog: Alexa Meade, che dipinge sui modelli di carne trasformandoli in quadri bidimensionali, e i libri tridimensionali della Taschen, che fanno emergere dal foglio le parti prominenti dell’anatomia umana. Si potrebbe discutere ancora una volta dell’erosione del confine tra immagine e soggetto, o del carattere paradossale di questi messaggi, ma ciò che innanzitutto colpisce, delle due trovate, è indubbiamente la loro intrinseca e facile-felice volgarità.
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