Fazi d’autore

Martinez sospetta che la Fazi Editore stia propalando una bufala letteraria. Si sarebbe inventata un scrittore di culto italo americano ingiustamente condannato all’ergastolo e anche un comitato per la sua liberazione. Martinez sospetta anche che la bufala sia destinata ad essere subito sgamàta, perchè la notizia di un falso è pur sempre una notizia.
Del resto la Fazi non è nuova a simili iniziative, visto che la sua autrice di punta, Melissa P., notoriamente non esiste.
P.S.: se n’erano già accorti qualche giorno fa.

P.P.S.: Come ampiamente previsto da tutti, il caso Thomas Jay si è rivelato solo l’ennesima campagna di marketing “virale”, dove la viralità sta forse più nella circolazione della smentita che della bufala.

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5 risposte a Fazi d’autore

  1. Giacomo ha detto:

    Proprio ieri G.P. Serino ha rivelato — http://goo.gl/JYVqk — che anche L. Manni (pubblicata da Feltrinelli e, appunto, Fazi) non esisterebbe.

  2. eliaspallanzani ha detto:

    Ma guarda, e noi che pensavamo che la Lipperini le marchette pubblicitarie le facesse solo a Wuming. Ad ogni modo, è da notare che i metodi della Fazi sono più o meno gli stessi dell’avv. Cantona: puntare sul vittimismo degli italiani, che si sentono sempre ingiustamente condannati e quindi solidarizzano.

  3. dottord ha detto:

    Lara Manni rifiuta di apparire in pubblico, ufficialmente per timidezza, ed è la prima ad ammettere che “Lara Manni” è solo uno pseudonimo. Capisco che, nel Paese della dietrologia d’ufficio, tanto basti a far scattare la teoria del complotto. Ma che dietro il nom de plume ci sia la Lipperini mi sembra poco probabile.

    Ho letto “Esbat”, il romanzo d’esordio della scrittrice fantasma. E’ chiarissimo che si tratta dell’opera di una persona molto giovane, con un piede ancora nell’adolescenza e la testa imbevuta di subculture teen pop. Non ce la vedo la Lipperini che si sciroppa pile di fumetti manga solo per creare un fake credibile.

    Non sto dicendo che Serino mente sapendo di mentire, magari è anche in buona fede. Però penso che si sbagli. D’altronde, dove sono tutte queste recensioni encomiastiche? Cercando su Google “Lara Manni” + Lipperini saltano fuori giusto un paio di righe, a malapena una segnalazione.

  4. eliaspallanzani ha detto:

    dottore devi entrare anche tu nella logica del complotto: ammettilo, il fatto che ne parli così poco è molto sospetto!

  5. Pingback: Un’onesta bufalotta | Fondazione Elia Spallanzani

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