Dopo il New York Times, anche il Guardian si occupa di come i word processor hanno cambiato il modo di scrivere i romanzi. Inevitabilmente riparte la caccia al primo libro scritto col computer e per ora il più vecchio pare Bomber (lo dice il libro di Ray Hammond), del 1970. Più interessante però è il primo programma per generare testi letterari, che viene attribuito a Christopher Strachey e risalirebbe al 1949: serviva a comporre lettere d’amore.
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Egregi, devo segnalare un’imprecisione. “Bomber” è un romanzo di Len Deighton, romanziere specializzato in spy stories e romanzi storici di guerra. E’ parecchio bravo, e segnalo il suo struggente “Goodbye Mickey Mouse”. Ray Hammond invece ha scritto “The Writer and the Word Processor”, in cui parla, tra gli altri, del romanzo di Deighton che ne firma anche la prefazione.
Mi sembra però più interessante segnalare un’altra particolarità di questo romanzo: tutta l’azione si svolge in una sola giornata, il 31 giugno 1943…. Avete letto bene: TRENTUNO GIUGNO.
Ack! hai ragione, è saltato un pezzo di frase, correggiamo.