Allo scrittore Milo (o più raramente “Milos”) Temesvar si attribuiscono ormai una dozzina tra libri ed opuscoli, non ultimo Il Diabolus Antiquus di cui ci informa Alessio Nannini. Recensito per la prima volta da Umberto Eco in Apocalitici e integrati, Milo ha fatto poi capolino nel Nome della Rosa come autore del carroliano, borgesiano o bontempelliano saggio Sull’uso degli specchi nel gioco degli scacchi. In seguito si è introfulato in un albo di Martyn Mistère e in un libro (non bello) di Cotroneo. Infine, sempre grazie alla penna di Eco ha composto una parodia del Codice Da Vinci (Il codice Temesvar) e non pago di tutto ciò, ha aperto anche un blog.
Già molti anni fa Eco aveva svelato che Temesvar è un autore fittizio, ma a dire il vero ci è sempre sembrato incredibile che in vita sua il buon professore avesse inventato qualcosa invece di citare. Capirete quindi il nostro sollievo quando abbiamo letto che in definitiva no, non l’ha inventato lui.
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