Su un noto forum leggiamo delle battute che vi sottoponiamo, per vedere se vi fanno ridere.
"E' di qualche giorno fa la notizia che una ragazza con la sindrome di Down si è laureata in lettere. Molti commentatori hanno sottolineato con soddisfazione che in Italia anche una persona con la sindrome di Down può laurearsi in lettere. D'altro canto, i detrattori della scuola pubblica non si sono lasciati sfuggire l'occasione per sottolineare che in Italia anche una persona con la sindrome di Down può laurearsi in lettere."
Diciamola tutta: il problema non è l'umorismo, è il cattivo umorismo.
cattivo perchè non fa ridere o perchè fa ridere?
Perché non fa ridere
(Del resto quasi niente di quello che viene spacciato come comico fa effettivamente ridere. Spesso la gente ride solo perché si sente in dovere di farlo)
Infatti. Però ammetterai che la battuta segue uno dei procedimenti tipici del comico (la stessa espressione interpretata in due sensi opposti) e quindi dal punto di vista "strutturale" è una frase comica, anche se poi non ti fa ridere (per tua peculiare sensibilità, o insensibilità).
Ma come dice Luttazzi (a proposito: fulgido esempio di comico che non fa ridere, o almeno non più) a far ridere non è tanto il meccanismo, e neanche il contenuto, ma il ritmo.
Non c'entra niente, ma c'entra: una volta frequentavo un tizio che condivideva questa vostra avversione per il riso. Era inquietante perché, quando gli raccontavi una barzelletta, non rideva, ma ti spiegava perché la battuta faceva ridere. Una cosa del tipo, "Bella, c'è uno slittamento di senso…", con la faccia seria.
Forse lo conoscevate anche voi, almeno di fama. Una volta faceva il critico cinematografico…
ti diremo anzi che è dei nostri (da sempre (paura)) .