Al dio nascosto

Nell’unica raccolta di poesie pubblicata in vita dal Nostro i temi più frequenti sono, stranamente, quelli classici dell’amore e della natura. Non siamo mai riusciti a capire se abbia scritto questi testi per senile rimbambimento o invece spinto da qualche tardiva scoperta. O ancora, se siano una forma di caricatura: dopotutto il Nostro è l’autore della famosa frase “Uccidiamo l'”Uccidiamo il chiaro di luna“.”.
Tuttavia nel suo bucolico revirement c’è scappata anche qualche poesia più spallanzanesca di argomento teologico e fantascientifico, come quella dedicata al Dio Nascosto, che non a caso fa anche a meno della rima e delle strutture metriche tradizionali e per di più è preceduta da una curiosa “spiegata”, che riportiamo:

“Tu vivi in una fabbrica di freni e di questo il tuo psicologo che dice? Avverti la bellezza del mio dire? e la sua spontanea metrica, che non mi costa nulla e quindi nulla vale. Non posso aprire bocca senza concatenare sillabe, è quasi spaventoso – come se contassi sottovoce – o forse la sento solo io questa Misura. Sono il Maestro, senza volere, e tu non ti puoi mica immaginare la grandezza della mia vanità. Che ne diranno i posteri? ma che muoiano ammazzati, resterà segreta. ( I faraoni, nella loro ingenuità, costruirono delle latrine immense per mostrare quanto tenessero a se stessi. Io, più faraone ancora del pollastro, costruisco un invisibile edificio – tanto poco me ne cale del prossimo – un monumento a me medesimo, invisibile agli occhi. Sporco prossimo… ma poi prossimo a chi? nego ogni prossimità! ). Sarà un’opera immensa e segreta, in qualche deserto, e io sarò come Iddio che si nasconde nella creazione e inventa gli atei perchè vi sviino, confondano le acque… la vanità del Signore… Padre mio, quanto era grande la tua vanità… eserciti di uomini in nero creati per nascondere il prodigio, arrivano e ti folgorano coi loro argomenti speciosi… i dinosauri, le particelle… e il Vaticano li paga. Dio non può rivelarsi, sarebbe una fanfaronata, un gesto da istrione, indegno della sublime intelligenza: Egli invece si camuffa,
vere tu es Deus Absconditus, Pater Innatus,
che ponesti al principio di ogni cosa il mare e il silenzio.”

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